Barrick Gold Corp., Goldmine

Barrick Gold Corp.: rally travolgente, nuove sfide e opportunità per l’oro canadese

01.12.2025 - 14:25:06

Barrick Gold Corp. registra una crescita impressionante delle sue azioni negli ultimi 3 mesi. Quali sono le notizie, le strategie e le sfide che guidano la corsa del gigante delle Goldmine?

Chi sta seguendo l’andamento di Barrick Gold Corp. negli ultimi tre mesi fatica a credere agli occhi: le azioni della Corporation canadese, uno dei colossi mondiali delle Goldmine, hanno messo a segno un’ascesa di circa il 60 percento. Infatti, dalla fine di agosto a oggi, il titolo ha vissuto una delle sue stagioni più incandescenti, con numerosi picchi e pochi veri momenti di respiro. Sullo sfondo, il rally del prezzo dell’oro e una serie di novità societarie hanno alimentato l’entusiasmo.

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Dando uno sguardo al grafico, colpiscono i movimenti estremi: partendo da area 37 CAD a fine agosto, il titolo ha raggiunto oltre 58 CAD a fine novembre, toccando nuovi massimi degli ultimi 5 anni. Particolarmente vivace la seconda metà di novembre, quando i corsi sono saliti di quasi il 27 percento nell’arco di un solo mese. Domanda spontanea: si tratta solo di una pausa prima di un nuovo boom oppure sono in vista incertezze e volatilità?

Le notizie degli ultimi giorni forniscono una chiave di lettura interessante e, spesso, inaspettatamente complessa. Il 26 novembre Barrick Gold Corp. ha chiuso la vendita della storica Goldmine Hemlo per 1,09 miliardi di dollari, cedendo il sito minerario a Wheaton Precious Metals e ad altri partner. Questa operazione strategica, salutata positivamente dai mercati, ha liberato risorse e riorientato il focus della Corporation su asset core con margini più robusti.

Quasi contemporaneamente, la società ha annunciato cambi ai vertici: Ben van Beurden ha lasciato il ruolo di lead independent director dopo meno di un anno, mentre il board si è rafforzato con nuovi ingressi. Gli analisti hanno visto nella mossa un segnale di rinnovo e dinamismo.

Non meno dirompente è stata la notizia del 29 novembre sulla liberazione di alcuni dipendenti di Barrick da una prigione in Mali in seguito a un accordo con le autorità locali. Questo evento, che segue una lunga disputa legale, ha evocato il tema dei rischi geopolitici nei mercati emergenti, con effetti misti sull’umore degli investitori.

Dietro i colpi di scena si cela una struttura industriale tra le più articolate del pianeta. Barrick Gold Corp. non è solo un leader nella produzione e nello sviluppo di Goldmine, ma anche uno dei pochi attori capaci di generare cash flow imponenti da progetti situati su più continenti. La sua presenza si estende dall’America (Canada, USA, Argentina, Repubblica Dominicana) all’Africa (Mali, Tanzania, Repubblica Democratica del Congo), fino al Medio Oriente e all’Asia.

Negli ultimi anni, la Corporation ha puntato a razionalizzare il portafoglio: cessioni di asset non strategici (come Hemlo), investimenti su giacimenti ad alta resa e una maggiore esposizione al rame, altro metallo cruciale per la transizione energetica. Il progetto Reko Diq in Pakistan ne è un esempio: la compagnia ha ribadito, sempre il 26 novembre, la volontà di sviluppare questa miniera polimetallica dal valore potenzialmente miliardario.

Dal punto di vista finanziario, i fondamentali appaiono solidi a una prima lettura: oltre 15 miliardi di dollari di ricavi attesi nel 2025, un price/earnings di 19x destinato a scendere a 13x nel 2026 grazie alla crescita degli utili e un debito netto negativo che fa invidia all’intero settore delle Goldmine. Il rendimento del dividendo resta contenuto (circa 1,3 percento) ma stabile.

Interessante anche il punto di vista degli analisti: nell’ultima settimana, diversi broker hanno rivisto al rialzo il target price sulle shares di Barrick Gold Corp., con giudizi che oscillano da “Outperform” a “Buy”. Il sentiment resta generalmente positivo, pur con qualche avvertimento sulla volatilità legata ai prezzi delle materie prime e a possibili nuovi scossoni geopolitici nei Paesi produttori chiave.

In prospettiva, il quadro resta doppio: l’esplosività delle ultime settimane può aprire la strada a nuovi massimi storici se i prezzi dell’oro continueranno a correre e se verranno centrate le milestones operative più attese. Tuttavia, il management sa bene che ogni successo nasconde insidie: tra queste, il rischio di instabilità in alcune regioni strategiche e la ciclicità tipica dell’industria estrattiva.

Per chi segue Barrick Gold Corp., la partita è tutt’altro che finita. Il consiglio è osservare da vicino gli sviluppi delle prossime trimestrali (la prossima è prevista per febbraio), l’evoluzione dei progetti africani e, soprattutto, la risposta della società alle nuove sfide regolatorie ed ESG che stanno ridefinendo il settore delle Goldmine.

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